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Non volo da metà novembre 2008
Coma mai? Eh bella domanda. E' l'intervallo piu' lungo della mia vita di pilota: brevetto maggio 2005, primo stop a fine luglio 2007 ripresa volo a metà febbraio 2008.
Il primo stop e' stato causato dalla gravidanza che ha portato tra noi Chiara Stenella, nata il 26/12/07. Il ritardo nella ripresa volo a metà febbraio era stato causato da un ritardo nella restituzione della vela in seguito alla revisione.
Come raccontato sulla rivista della Fivl non fu una grande ripresa, nel senso che prima di girare qualche termica sono passati dei mesi. Però avevo iniziato a divertirmi in volo. Poi arriva la brutta stagione e le possibilità di volo si riducono. E come mai non ho ancora ripreso?
Perche' vista la mia poco esperienza, in primavera ed estate mi ritrovo a volare nel tardo pomeriggio e sistematicamente ogni giorno volabile diventa un giorno involabile grazie a dei bellissimi cumuli...Oppure nelle giornate volabili non siamo a casa.
Allora si decide di tentare il volo mattutino, intorno alle 9.30 o anche prima. Le 2 volte che siamo saliti in decollo tirava un est da paura, oppure e' salita una condensa che non mi piaceva nemmeno un po'. L'unica volta che poteva essere buona, avevamo dimenticato lo zaino per la bimba.
Ah be mancava questa premessa: Chiara sta sempre con noi, sia perche' non abbiamo nonni vicini a cui lasciarla (in realtà mia mamma che vive a 70km sarebbe disposta a tenerla) sia perche' ci piace stare con lei.
Ma cosa centra lo zaino?? Tra i miei limiti di pilota c'e' anche quello che se Rudi non e' in decollo con me, mi viene l'ansia da decollo. Non fa nulla, mi guarda, anzi a volte non mi guarda nemmeno ma e' li, e mi sento sicura. Quindi quel giorno senza zaino non potevamo andare in decollo in modo 'sicuro' per la bimba. Per raggiungere il decollo c'e' un sentiero di montagna abbastanza sconnesso (nella prima parte) e quindi farlo con una bambina in braccio non sarebbe stato molto furbo. E inoltre, se durante la fase di preparazione o di decollo avessi avuto bisogno di assistenza, Rudi non sarebbe stato in grado di aiutarmi. Quindi opportunità saltata anche quel giorno. Ma non cedo, prima o poi volero'! Giusto per poter dire di aver staccato i piedi da terra ho fatto dei gonfiaggi in atterraggio, dove c'e' un collinozzo dove e' possibile staccare i piedini!!!
Crescere o veder crescere un figlio
I bambini si sa crescono col passare del tempo, chi piu' chi meno. E non ci si puo' fare nulla. Ma quello che si può fare e' crescerli e non semplicemente accorgersi che sono cresciuti e ce li ha cresciuti qualcun'altro. Non importa se e' la nonna, la tata o le educatrici dell'asilo. Non siete stati voi a crescerli. E questo non e' giusto.
E parlo anche per me. Per questo ho chiesto il part time, per far crescere meno possibile mia figlia a qualcun'altro. In questo modo passo con Chiara 6,5 ore durante i giorni lavorativi. Poco? Certo potrebbe essere di piu', per questo ho chiesto il trasferimento vicino a casa, cosi' ci aggiungo un'oretta la mattina prima di portarla al nido.
Questi momenti non me li ridarà nessuno se non li vivo adesso. Qualcuno, anzi molti, dicono che e' meglio poco bene che tanto male. E chi dice che il tanto deve essere per forza male? Forse chi non sente la spontaneità di essere una mamma presente ma lo fa per dovere. In quesl caso ovvio che e' meglio che questa mamma o presunta tale, faccia quello che ritiene piu' importante e faccia crescere il figlio a qualcun'altro. Una mamma frustrata cosa puo' dare ad un figlio. Pero' perche' una mamma e' frustrata a fare la mamma?? Hummm...e' da riflettere.
Non si e' obbligati a fare la mamma ed e' questo non obbligo che ci deve far riflettere su cosa 'dobbiamo' ai nostri figli. Se e' vero che li abbiamo voluti, perche' non sentiamo di dedicargli tanto tempo? Certo lo stipendio e' importante, serve per vivere. Ma siamo sicuri che tutti quei soldi servano veramente per il sostentamento? Celulari a go go, vestiti, scarpe, parrucchiere, cene, vacanze, elettrodomestici etc. I nostri figli hanno bisogno di vestiti firmati o e' meglio un abbraccio, un po' di tempo passato a impastare farina e acqua sul tavolo della cucina?
Quello che semino ora che Chiara e' piccola darà un raccolto quando lei sarà adolescente e sarà buono o cattivo e dipende da come sto' seminando.
Con la mia presenza Chiara non diventerà mammona ma una bambina sicura che sa che la sua mamma (e anche il suo' papa' che e' molto presente) e' li, che la lascia esplorare ma e' pronta ad accoglierla in caso di bisogno.
Scemenze? Forse. Per ora Chiara e' uno spettacolo, decisa, curiosa, casinista e serena. Sarà solo un caso? Non credo.
In ogni caso noi continuiamo in questo modo e secondo me non stiamo sbagliando.